Banksy trova nella strada il luogo ideale nel quale mettere in atto una contro-egemonia. Ha utilizzato diverse modalità per sviluppare la sua concezione dell’arte come protesta e disubbidienza al sistema.  Fare arte e comunicare dei messaggi, per Banksy, non ha mai avuto uno scopo di lucro o pubblicitario, ma solo educativo e informativo.
Le sue opere sono realizzate in uno spazio pubblico e urbano. Sono una denuncia della condizione umana, del degrado e della povertà. Sono caratterizzate da un taglio ironico e satirico parlano delle contraddizioni della società occidentale, della potenza della manipolazione mediatica, dell’omologazione, dell’inquinamento, dello sfruttamento minorile, della repressione e della violenza poliziesca e del maltrattamento degli animali. Il writer si schiera contro ogni forma di sfruttamento e violenza: da quello religioso, all’industria fino a quello del territorio. Prende una posizione umana e culturale anziché politica.

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